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Scoperti due nuovi tipi di staminali contro i virus

Medicina Generale Redazione DottNet | 15/02/2021 12:29

Secondo uno studio italiano vengono usate per 'rifornire' il sistema immunitario

Il sistema immunitario utilizza delle staminali 'super efficienti' per rifornire più rapidamente l'organismo delle difese necessarie, le cosiddette cellule 'natural killer', a contrastare virus e altri agenti patogeni.   Lo ha scoperto uno studio dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e dell'Università di Genova con la collaborazione di altri Centri italiani, finanziato principalmente da Airc, pubblicato sul Journal of Allergy and Clinical Immunology.  Nella ricerca sono stati coinvolti pazienti pediatrici e adulti affetti da HIV, epatite C e infezione da citomegalovirus. Le indagini di laboratorio sui campioni di sangue dei pazienti arruolati, hanno portato alla scoperta di due nuovi tipi di staminali, individuate grazie a particolari caratteristiche (marcatori) della loro superficie cellulare. "Le cellule staminali identificate per la prima volta con la nostra ricerca sono state rintracciate in grandi quantità nel sangue di pazienti con infezioni virali. Rappresentano, quindi, una sorta di scorciatoia utilizzata dal sistema immunitario per generare rapidamente 'natural killer' quando c'è bisogno di nuove armi contro i patogeni - spiegano Lorenzo Moretta, responsabile dell'Area di Ricerca di Immunologia del Bambino Gesù e Andrea De Maria del Dipartimento di Scienze della Salute dell'Università di Genova -.

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Una volta isolate e coltivate in laboratorio, le nuove staminali si moltiplicano e, in circa 3 settimane, danno origine a cellule NK mature, dotate di una spiccata capacità di uccidere le cellule tumorali e pronte a combattere i virus, soprattutto il citomegalovirus".  Lo studio in collaborazione con l'Ospedale Pediatrico Istituto Gaslini, l'Ospedale Sacro Cuore Don Calabria, l'Università di Torino, l'Ospedale Sanremo e l'Ospedale Policlinico San Martino."La scoperta di staminali così efficaci nelle difese contro i virus, ma anche molto efficaci contro i tumori - aggiunge Moretta -, apre la strada alla definizione di strategie terapeutiche per sfruttarle al meglio".

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